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N° 74
UN COLPO DAL PASSATO
1.
Tony Stark e Pepper
Potts rimangono impietriti nell’udire il nome del ragazzo in smoking in piedi
davanti a loro con un sorrisetto insolente in volto.
-Ezekiel Stane.- mormora Tony -Tu saresti… sei…-
-Il figlio di Obadiah Stane, certo.- conferma il giovane -Sorpreso?-
-Non sapevo che Stane avesse un figlio.-
-Non era un padre molto presente. Per dirla tutta, aveva abbandonato me
e mia madre, ma era pur sempre mio padre e ora è morto.-
-Nessuno lo ha ucciso. Non io, non Iron Man. Ha fatto tutto da sé
sparandosi in testa perché non sopportava di essere stato sconfitto.-[1]
-Ma è comunque morto, no? E qualcuno dovrà pagare per questo non credi,
Tony? Si dice che i peccati dei padri ricadano sui figli.-
-Che… che vuoi dire?-
Ezekiel Stane non
risponde e gli volta le spalle andandosene.
-Aspetta!-
-Lascia perdere, Tony, non ti ascolterà è evidente.- gli dice Pepper.
-Mi dispiace Tony.- interviene Stephanie Della Spiroza -Non sapevo
che…-
-Non importa, Stephanie, non è colpa tua.- risponde Tony.
Lui e Pepper si
allontanano e Tony si rivolge alla sua compagna:
-Quello che ha detto… che sia lui che… che minaccia i miei figli?-
-Tutto può essere.- conviene Pepper -Quel che è certo è che non ti
mancano i nemici.-
Una triste verità,
pensa amaramente Tony.
Sebastian Shaw guarda
gli altri suoi soci nel Cerchio Interno del Club Infernale di cui è il Re Nero
e pronuncia una sola parola:
-Vendetta.-
Donald Pierce appoggia
il bicchiere di scotch da cui stava bevendo e con un sogghigno dice:
-Ti spiace ripetere, Shaw? Credo di non aver afferrato bene il
concetto.-
-Non ho mai apprezzato i tuoi tentativi di fare dell’umorismo, Pierce.-
ribatte Shaw -Guardati: possono anche aver riparato quel tuo corpo cyborg,
averlo persino migliorato e tu puoi fingere che non t’importi quel che è
accaduto l’altro giorno, ma io so che ti brucia e che anche tu vuoi una rivalsa
sui servi in armatura di Tony Stark, non negarlo.-
-Non ci penso nemmeno ma la cercherò alle mie condizioni e al momento
giusto.-
-E tu, Selene, cosa mi dici?-
La strega mutante
sorride poi ammicca al robusto uomo di colore che sta in piedi al suo fianco e
che ha appena proposto per il ruolo vacante di Torre Nera:
-Tu che ne pensi?- gli chiede.
-Quello che decidi tu va bene anche a me.- risponde quest’ultimo.
-E io voto sì: ho sempre adorato le vendette, specie quando sono
creative.- risponde, infine, Selene.
Shaw annuisce
soddisfatto. Tony Stark e Sunset Bain dovranno presto pentirsi di averlo
sfidato.
Qualche tempo dopo
Selene esce dal Club Infernale seguita dalla sua nuova guardia del corpo ed
entra con lui in una limousine in attesa. Dopo aver dato istruzioni all’autista,
si rivolge all’altro:
-Non hai detto molto stasera, Parnell, hai forse dei problemi a
metterti contro i tuoi vecchi amici:?-
-No, mia signora.- risponde, impassibile Parnell Jacobs -Assolutamente
nessun problema, io vivo solo per servirti.-
2.
Sunset Bain in un aderente abito da sera rosso
scollato sulla schiena si avvicina al giovanotto in smoking che sta
sorseggiando una coppa di champagne.
-Sbaglio o ha detto di chiamarsi Ezekiel Stane?- gli chiede.
Il ragazzo le sorride
e afferra da un vassoio un flute pieno di champagne che le porge galantemente.
-È il mio nome, infatti, e sono lusingato che si interessi a me, Miss
Bain.- le risponde.
-Sa chi sono?-
-Mi vanto di sapere tutto sui maggiori imprenditori del mondo. È sempre
bene sapere chi può essere un alleato oppure un nemico.-
-Ed io come sono classificata?-
-Considerata la sua storia di rivalità con Tony Stark, direi senz’altro
una potenziale alleata.-
-Lo odia per quel che è successo a suo padre?-
Ezekiel scoppia a
ridere.
-Fosse solo per quello, dovrei ringraziarlo. Vivevo in povertà fino a
che l’eredità di mio padre ha cambiato tutto, ma questo non significa niente:
ha causato la morte di mio padre e io sarò la causa della sua rovina, è una
questione di immagine.-
Sunset sorride
divertita.
-Il tuo atteggiamento mi piace, Ezekiel. Posso chiamarti Ezekiel,
vero?-
-Puoi chiamarmi Zeke, Sunset, come fanno i miei amici più intimi.-
-OH, se è per quello, ho il sospetto che diventeremo presto molto
intimi io e te, caro.-
Mike O’Brien batte il
pugno sul tavolo.
-Che vuol dire che è scomparso?- esclama.
-Stamani il Conte Nefaria e Madame Pavane avrebbero dovuto presentarsi
all’udienza per la loro estradizione ma non si sono visti e la loro suite
all’Hotel de Paris era vuota.- risponde il funzionario della polizia monegasca.
-Magnifico!- esclama ancora Mike in tono sarcastico -È sempre così
facile scappare dal vostro paese da operetta?-
-Non le permetto…-
-Lasci stare.- Mike si rivolge alla donna bionda al suo fianco -Avreste
dovuto tenerli in custodia voi dello S.H.I.E.L.D.-
-Non potevamo.- risponde Judith Klemmer -Questioni burocratiche.-
-E adesso Nefaria è chissà dove.-.
-Lo ritroveremo.- afferma convinta Klemmer -E ho anche un’idea di come
fare.-
I lineamenti di Mike
si addolciscono un po’.
-Spero che la tua idea funzioni, perché non voglio che Nefaria la passi
liscia.-
Rae Lacoste si rivolge
al marito il cui sguardo è decisamente cupo:
-Scommetto di sapere a cosa stai pensando.-
-Non è così poi difficile. Quello che è successo a Parnell non riesco a
digerirlo.- risponde Jim Rhodes
-Mi hai detto che eravate molto amici.-
-Come con Tony adesso, poi lui ha fatto scelte che non condividevo come
il contrabbando d’armi e questo ci ha diviso.-
-E Glenda?-
-Che c’entra lei?-
-Tu l’amavi e lui te l’ha soffiata.-
-Questo non c’entra affatto. Ero felice per loro almeno finché lui non
si è imbrancato nei suoi traffici poco puliti ed io mi sono tenuto alla larga
da allora. Credevo che Parnell avesse ormai messo la testa a posto e quel che
gli è accaduto non ci voleva.-
-Che cosa conti di fare?-
-Che vuoi dire?-
-Ti conosco, non sei il tipo da restare con le mani in mano.-
-Sono così trasparente?-
Rae ammicca e replica:
-Anche troppo per chi ti conosce bene come me. Qualunque cosa tu voglia
fare, sono con te.-
E Rhodey ringrazia
ancora una volta il Cielo per averla sposata.
3.
Ezekiel Stane si alza dal letto badando bene a non
svegliare Sunset Bain che dorme al suo fianco. Si guarda intorno con un lieve
sorriso. Si tratta bene la signora, pensa, solo il meglio per Sunset Bain e non
c’è dubbio che lui faccia parte del meglio.
Dopo avere controllato
che Sunset sia veramente ancora addormentata, il giovane Stane prende il suo
cellulare e compone un numero con la chiamata rapida.
-Sono io.- dice -È il momento di passare alla fase due.-
Sente Sunset mugolare
e chiude immediatamente la telefonata.
-Ben svegliata.- le dice sorridendo -Stavo per andare a farmi una
doccia.-
-E se la facessimo insieme?- propone lei.
-Ottima proposta. Hai impegni stamani?-
-Perché vuoi saperlo?-
-Per sapere se abbiamo ancora un po’ di tempo per noi.-
-Ho una riunione a mezzogiorno, una molto importante.-
-Ma davvero?- chiede innocentemente lui passandole una mano sulla
schiena -E perché?-
-Potresti accompagnarmi, Zeke caro, e vedere da te, ma ci penseremo
dopo, ora approfittiamo del tempo che ancora abbiamo per riprendere un certo
discorso, che ne dici?-
-Che anche questa è un’ottima proposta.-
E mentre si lascia
trascinare di nuovo sul letto Zeke Stane pensa che raggiungere i suoi obiettivi
potrebbe essere più facile del previsto.
Il Jet privato decolla
da Parigi con a bordo il Conte Nefaria e Pavane.
-E adesso che facciamo?- chiede la donna mentre un’hostess le versa del
vino in un bicchiere.
-Adesso,mia cara… progetteremo la rovina di Iron Man e so esattamente
come fare. Stai tranquilla.-
-Mi fido di te, Luchino.-
-Non te ne pentirai, credimi.-
Morgan Stark guarda
gli altri membri del Consiglio dei Direttori della Stark-Fujikawa e dice.
-Kenshiro Fujikawa si è dimesso per motivi di salute da questo
consiglio e dalla carica di C.E.O.[2]
che ora è vacante. La mia proposta è di convocare un’assemblea straordinaria
degli azionisti per eleggere il successore di Fujikawa-san come C.E.O. ed un
nuovo consigliere per il seggio da lui lasciato vacante, carica per cui
propongo sua nipote Rumiko. Chi è a favore?-
I Direttori a favore
alzano le mani. Tra loro Sunset Bain, Tiberius Stone, Justine Hammer e, dopo
qualche esitazione, anche Tony Stark. Kenzo Fujikawa e Meredith McCall votano
contro.
-Bene.- conclude Morgan –La proposta è approvata a maggioranza. Gli
azionisti riceveranno l’appropriata convocazione.-
La riunione si
scioglie e Zeke Stane chiede a Sunset Bain:
-E adesso cosa accadrà?-
-Ci sarà uno scontro all’assemblea degli azionisti.-risponde lei -Noi
la chiamiamo battaglia delle deleghe, tra Morgan Stark e Kenzo Fujikawa.
Vincerà chi convincerà il maggior numero di azionisti a votare per lui e per la
sua lista di consiglieri. Morgan può contare sul mio voto e probabilmente su
quello di Rumiko Fujikawa dopo la proposta di accoglierla nel Consiglio.-
-Ma lei è la figlia di Kenzo Fujikawa. Vuoi dirmi che voterebbe contro
suo padre?-
-Suo padre è della vecchia scuola giapponese, non le darebbe mai il
potere che lei vuole, ma Morgan sì e in certi casi le lealtà familiari contano
meno.-
-Davvero? Questo sì che è interessante. Ne so poco di famiglie. Mio
padre mi ha abbandonato che avevo due anni.-
-Che peccato per te.-
-Ho imparato molto da questa esperienza.-
E intende metterlo a
frutto.
4.
Ci sono molti modi di rilassarsi quando si hanno
molti pensieri per la testa e tra i tutti quelli possibili Tony Stark ha scelto
di farsi un volo sopra la città nell’armatura di Iron Man. La comparsa di
Ezekiel Stane, i pericoli per i suoi figli, il tentativo di suo cugino Morgan
di diventare il capo assoluto della Stark-Fujikawa sono tutte cose che lo
turbano e su cui dovrà riflettere.
Peccato per lui che mentre
lui sta volando qualcuno non aspettasse altro che la sua comparsa.
-Bersaglio acquisito.- dice una voce maschile ad un microfono.
<<Colpisci!>> dice una voce da qualche altra parte.
Un missile parte
diretto verso la figura in armatura ed un attimo dopo nel teleobiettivo
dell’assalitore appare un lampo di luce.
L’aereo atterra all’Aeroporto
J.F.K. e ne scendono un cupo Michael O’Brien e la bionda agente dello
S.H.I.E.L.D. Judith Klemmer.
-Deluso per come sono andate le cose?- chiede lei.
-Decisamente.- risponde lui –Speravo di rintracciare Indries Moomji ma
non solo ci è sfuggita lei ma pure Nefaria e la sua amichetta.
-Li ritroveremo, vedrai. Dopotutto abbiamo degli indizi su dove possono
essere e non ci sfuggiranno.-
-Intendi continuare ad occupartene anche tu?-
-Se il Direttore Fury me lo lascerà fare. Credo di avere abbastanza
elementi in mano per convincerlo che c’è di mezzo un pericolo per la sicurezza
internazionale. Ho un conto ancora aperto con quella strega di Pavane.-
-L’inferno non ha
furia paragonabile a quella di una donna disprezzata.-
-Cosa?-
-Nulla, nulla.-
Recuperano i bagagli ed escono dal terminal per
poi chiamare un taxi.
-Andrai a fare rapporto allo S.H.I.E.L.D. adesso?- chiede Mike.
-Tecnicamente sono in vacanza e non sono tenuta a fare alcun rapporto.-
risponde Judith -E comunque ora ho solo voglia di riposare. Magari domani. Hai
paura che riveli ai miei superiori che sei Iron Man?-
-Dubito che Fury non lo sappia già e non mi preoccupo. Mi chiedevo solo se hai un
posto dove andare.-
Salgono sul taxi che
parte in direzione Manhattan.
-Lo S.H.I.E.L.D. ha una foresteria per gli agenti in visita, se è quel
volevi sapere.- risponde Judith.
-In realtà mi chiedevo se avresti accettato un’offerta di ospitalità
nel mio appartamento.-
Judith si china su di
lui e sussurra in modo che il tassista non possa udirli:
-Fai la guardia del corpo di Tony Stark da troppo tempo, cominci ad
assomigliargli. Comunque la risposta è sì.-
Sul volto di Mike si
disegna un largo sorriso.
Iron Man ha appena il
tempo di accorgersi dell’arrivo del missile che questo esplode. Per fortuna è
sopra l’Hudson River e non ci saranno danni ad altre persone o cose. Fortuna o
calcolo da parte di chi l’ha assalito? Non è certo il suo pensiero più
importante adesso.
Gli spettatori vedono
la sua scia mentre piomba nel fiume e si chiedono cosa stia succedendo.
Iron Man è avvolto
dalle acque ma non si preoccupa: I sistemi dell’armatura sono già al lavoro,
c’è aria in abbondanza e i danni sono irrilevanti. Chi l’ha attaccato dovrà
pentirsene.
Mentre esce dall’acqua
ha già tracciato la traiettoria del missile che lo ha colpito e si dirige a
colpo sicuro verso un tetto dove c’è una figura in tuta blu che punta contro di
lui il braccio sinistro. Quello che ne esce è una sorta di raggio laser che
Iron Man evita con facilità piombando poi addosso al suo avversario. Ora che lo
vede da vicino capisce che è un cyborg.
<<Chi
sei?>> chiede.
-Il mio nome in codice è Coldblood-7.- risponde l’altro.
<<Coldblood? Ho
sentito parlare di te ma…>>
Prima che Iron Man
finisca la frase, il suo avversario lo colpisce con un raggio che lo respinge
oltre il tetto, poi corre verso l’uscita.
Non ti lascerò
scappare, pensa Tony.
5.
Gayle Watson non vuole ammetterlo ma è preoccupata
per il suo figlio maggiore Tommy e la fonte di preoccupazione è la ragazzina
dai capelli biondi che trova seduta con lui nel divano del soggiorno quando
rientra dal lavoro alla REvolution.
-Oh ciao, mamma.- le dice lui un po’ imbarazzato.
-Buonasera Mrs. Byrnes.- la saluta la ragazzina in questione.-
-Ti ricordi di Kathy, mamma? Abita di sopra. È…-
-So benissimo chi è.- taglia corto Gayle -E immagino che sua madre la
stia aspettando per cena.-
-Beh, è ancora presto, Mrs. Byrnes.- replica Kathy.
-Ma non per noi. E mi chiamo
Watson, non Byrnes.-
-Ma Tommy si chiama Byrnes.-
-E tu ti fai chiamare Finch e non Stark come tuo padre,giusto? La vita
è complicata, dovresti saperlo ormai.-
Kathy non replica,
saluta Tommy ed esce per tornare nel suo appartamento. È appena andata via che
Gayle si rivolge al figlio:
-Non dovresti vederla così spesso. È troppo giovane, tu sei troppo
giovane e poi… appartenete a mondi diversi.-
-Che vuol dire?- ripete il ragazzino -Di che mondi parli?-
-Lo sai benissimo. Lei è una Stark. Suo padre e sua madre vengono da
famiglie ricche, perfino il suo patrigno è ricco e noi… io devo lavorare per vivere.-
-Ah, scommetto che zia Mary Jane non mi avrebbe fatto questi discorsi.-
-Lasci perdere tua zia e vai a lavarti. Tra poco tuo fratello tornerà
dalla palestra e vi voglio pronti tutti e due per l’ora di cena.-
Prima di uscire dalla
stanza Tommy dice:
-Un giorno sarò ricco anch’io, lo vedrai, e avrò tutto ciò che voglio.-
Crescere due figli
adolescenti è un’impresa sovrumana, pensa Gayle. Lei non ricorda di essere
stata così ribelle all’età di Tommy ma sua sorella Mary Jane sì. Tommy ha lo
stesso carattere della zia e questo non può che portargli guai, Gayle ne è
certa.
Un parcheggio? Sarebbe il primo nemico che
affronto che cerca di rubare un’auto per scappare, pensa Tony. Aspetta un
attimo, stando ai suoi sensori quella su cui Coldblood sta salendo non è una
comune automobile.
Un attimo dopo l’auto
in questione sfonda una parete e si dirige su Iron Man sparandogli contro.
Grazie ai repulsori
Tony devia i missili verso l’alto e li fa esplodere senza danni.
<<Sono abituato
alle auto volanti.>> dice al suo nemico <<Dovrai fare di
meglio.>>
Il suo nemico non
risponde e spara ancora mentre il camuffamento olografico della sua vettura è
ormai caduto rivelando una blindatura pesante.
Iron Man è bersagliato
da ogni tipo di arma e nonostante la sua armatura sia in grado di resistere ai
colpi viene comunque sbilanciato.
<<Missione terminata. Tornare alla base.>> ordina la voce
nell’auricolare di Coldblood-7.
-No, io posso…- borbotta il cyborg.
<<Negativo.>> si intromette un’altra voce, impersonale ed elettronica <<La disobbedienza non è contemplata dal
programma. Eseguire l’ordine.>>
<<Manovra evasiva e ritorno alla base.>> ordina la prima
voce.
<<Manovra evasiva eseguita.>> conferma la voce computerizzata e un attimo dopo
dall’auto partono due missili che colpiscono un edificio vicino.
Iron Man sa di non
avere altra scelta che correre in soccorso e lasciare che Coldblood scappi. In
ogni caso ha la sensazione che sentirà ancora parlare di lui.
Ezekiel Stane entra
nell’appartamento e, seduta su una poltrona con le gambe accavallate, trova una
donna dai lunghi capelli neri con una ciocca bianca che indossa un tailleur
rosso.
-Sei arrivato, finalmente.- lo accoglie senza preamboli.
Zeke sfodera un
sorrisetto insolente e risponde;
-Sono stato impegnato,mia cara Justine, a lavorare per il bene comune,
diciamo così.-
Justine Hammer fa una
smorfia e replica:
-Lavorare per il bene comune? Molto divertente. Ho visto che non hai
avuto problemi ad agganciare Sunset Bain. Ti sei divertito almeno?-
-Che c’è? Sei gelosa?-
-Non dire sciocchezze, se volessi andare a letto con un ragazzo della
tua età dovrei solo schioccare le dita. Solo alla Alchemax non farei fatica a
trovare tra gli stagisti uno più che ansioso di compiacermi.-
-Molto interessante ma non è della tua vita sessuale, o della mia se è
per questo, che volevi parlarmi immagino.-
-Hai ragione: volevo sapere come procede il nostro piano.-
-Procede benissimo. Sunset Bain non ha il minimo sospetto su di me e
quel che voglio realmente fare. D’altra parte le ho detto la verità: che voglio
distruggere Tony Stark ma non le ho detto che voglio anche la Stark-Fujikawa.
Ho aspettato anni per questo, ho pazientato finché non è arrivato il momento
giusto ma ora, avrò tutto quel, che mi spetta.-
-Non dimenticare chi l’ha reso possibile.- puntualizza Justine.
-Non dimentico che è stato tuo padre a provvedere a me e mia madre e ad
amministrare la mia eredità fino a che non ho avuto l’età per riscuoterla.-
ribatte Zeke -Se Iron Man non lo avesse costretto a cedere a Stark la Stane
International,[3]
ora ci sarei io alla testa di quella società ma la riavrò, l’ho giurato.-
-Non ho dubbi su questo, mio caro.- lo blandisce Justine -Sei un
ragazzo brillante, in gamba, molto ambizioso e senza alcuno scrupolo. Il
partner perfetto per una come me.-
-E Stone? Che parte ha nei tuoi piani? Se non sbaglio anche lui vuol
distruggere Stark per motivi non molto diversi dai miei.-
-Io e Tiberius abbiamo molto in comune ma anche interessi diversi.-
O per essere più
esatti, pensi che io sia più manipolabile di lui. Peccato, mia bella signora
che tu non abbia capito che sto usando anche te e che alla fine sarò io l’unico
vincitore.
E mentre pensa questo,
Zeke Stane si concede un sorriso maligno.
CONTINUA
NOTE DELL’AUTORE
Cosa dire di questo episodio? Pochissimo, quindi
non aspettiamo oltre:
1) Ezekiel Stane è un personaggio creato da Matt
Fraction & Barry Kitson nel n. 8 della breve serie The Order datato aprile
2008. È figlio del defunto Obadiah Stane, che anni fa mandò in rovina Tony
Stark spingendolo all’alcolismo ed impadronendosi della sua compagnia che
ribattezzò Stane International e che oggi è parte della Stark-Fujikawa. Il mio
Zeke Stane sarà un po’ diverso dal suo omologo Marvel USA ma non troppo.
2) La Contessa Stephanie De la Spiroza è una vecchia
fiamma di Tony Stark ed è apparsa per la prima volta su Tales of Suspense #69
datato settembre 1965 grazie a Stan Lee & Don Heck.
3) Coldblood-7 è un cyborg creato da Doug Moench
& Paul Gulacy su Marvel Comics Presents Vol. 1° #26 datato agosto 1989. Il
Tenente Colonnello dell’Esercito Eric Savin scopre una frode dietro un progetto
segreto chiamato Ultra-Tech. Coinvolto in un incidente che quasi lo uccide,
viene usato come cavia e trasformato in un cyborg ma con l’aiuto del Tenente
Gina Dyson si ribella ai suoi creatori e ne sventa i piani. Il suo ruolo nella nostra
vicenda sarà svelato col tempo.
Nel prossimo episodio: nessuna anticipazione.
Festeggeremo 75 episodi con amici, nemici e guest star inaspettate. Vi aspetto.
Carlo